Potere Alle Donne: "My Malaysia" Photo Series (2)

Kota Bharu, Kelantan, 22 Giugno 2019

Questa è una foto che è arrivata dopo tante che ne avevo viste precedentemente, perché questo mercato è molto famoso, soprattutto a livello fotografico, e il solo pronunciare il suo nome provoca brividi ad ogni fotografo: Pasar Siti Khadijah, a Kota Bharu, nella regione di Kelantan.

Una gioia per gli occhi ed un trionfo di colori.

Io l'ho fotografato svariate volte, prime a dopo l'acquisto del 10mm, e le cose cambiano.

Immaginate un grosso cilindro a pianta rotonda molto larga, con quattro piani ognuno sfaccettato in diversi colori, fino al soffitto aperto alla luce naturale che cade dall'alto. E sotto, nel piano terra, un'esposizione di ogni tipo di frutta e verdura, con tutti i loro colori.


Il suo nome deriva da Khadija bint Khuwaylid, la moglie del Profeta Muhammad, che era una famosa mercante all'epoca, e fu costruito nel 1985.

Questo mercato è famoso per due motivi: il primo è estetico, grazie alla sua struttura a cilindro e alla vivacità delle tinte delle pareti, con la possibilità di sporgersi dall'alto dei quattro livelli, che lo rendono, appunto, uno dei luoghi più fotografati della Malesia.

Il secondo motivo è di tipo socio-antropologico, in quanto questo è un mercato quasi tutto a trazione femminile, e le venditrici sono prevalentemente donne mix Siam, dalla confinante Thailandia.

 

È Stato scritto molto su questo luogo, e spesso viene usato come paradigma antropologico e culturale sulla forza delle donne e, soprattutto, a contraddire lo stereotipo frequente in Malesia per cui l'uomo ha la sapienza necessaria a controllare le donne, più propense al piacere fisico: “akal” e “nafsu”, conoscenza e lussuria.  

Ma in un saggio molto interessante “Bewitching Women, Pious Men”, che raccoglie una serie di saggi di antropologi americani sulle differenze di genere in Asia, c'è proprio un capitolo su questo aspetto della Malesia, citan do il Pasar Siti Khadijah come il luogo fisico e simbolico dell'evidenza di come sia proprio vero il contrario, ovvero sono le donne che controllano gli affari e il denaro, grazie ad una forza di volontà superiore all'uomo.

Il denaro è un'altra forma di nafsu, di lussuria, e le donne e mogli riescono a gestirla in modo più efficiente.

Perciò, entrando in questa struttura così possente, sembra veramente di entrare nel fortino del matriarcato, in una società profondamente maschile come è quella malesiana. E il fatto che sia anche il regno dei colori aggiunge ancora più fascino a questo luogo.




Dovunque io vado, come ho scritto a proposito del mercato in Bangladesh, voglio visitare i mercati, i posti per me più interessanti da fotografare, perché sono affollati, tutto accade in ogni direzione ed ogni senso è sollecitato, dalla vista agli odori.

È un esercizio che consiglio sempre a chi ama la fotografia di strada, perché allena ad avere i riflessi pronti e il senso rapido della composizione; e da un punto di vista spirituale, fortifica la presenza a sé stessi che è  il cardine di alcuni insegnamenti che fanno riferimento a Gurdjieff. Fotografare in questi spazi ci rende consapevoli di quanto il pensiero sia troppo lento e come le nostre percezioni dormano nella maggior parte delle nostre esistenze. Ma questo è un altro discorso.

 

Perciò, se un giorno verrete in Malesia, e vi troverete a passare per Kota Bharu, chiedete in giro dove è il mercato Siti Khadijah.

Mi troverete là.


Tujuh warna (amboi) pelangi senja (amboi)
Seribu makna (amboi) terlukis nyata
Tujuh tingkat (amboi) langit dan bumi (amboi)
Tabir hakikat (amboi) hidup insani
(Lagu "Sapta")

Sette colori (wow) dell'arcobaleno al crepuscolo (wow)
Mille significati (wow) dipinti chiaramente (wow)
Sette livelli (wow) di paradiso e terra (wow)
Velano la verità (wow) della vita umana
(Canzone "Sapta")




Tutte le fotografie sono state scattate il 3 Agosto 2018 e il 22 Giungo 2019
“Bewitching Women, Pious Men – Gender and Body Politics in Southeast Asia” by Aihwa Ong & Michael G. Peletz (University of California Press, 1995)
Canzone consigliata:: Nora “Joget Kelantan”

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