Una mattina al tempio Buddhista Vihara


Rome Buddhist Vihara. Rome, 13 February 2022
Rome Buddhist Vihara. Roma, 13 febbraio 2022


È una strana coincidenza questa. A pochi giorni dall'ultimo post sulla nascita di Faatu, essere invitato dai miei amici dello Sri Lanka nel tempio Buddhista Vihara.

Mi conferma quello che scrissi allora, ovvero l'onore di essere invitato come testimone di momenti privati e importanti famigliari. Questa volta muovendoci nel lato opposto del viaggio dell'esistenza: dalla nascita alla morte.


Era il settembre del 2010 quando fui invitato per la prima volta al Tempio Buddhista di Santacittarama per assistere alla celebrazione dell'anniversario della morte di un parente della mia amica Valentina. Io iniziavo da poco a conoscere queste ricorrenze e celebrazioni religiose.

Mi colpì molto l'atto di versare tutte insieme l'acqua nella tazzina per la benedizione del monaco.


Santacittarama Buddhist Temple. Rieti, 19 September 2010
Tempio Buddhista Santacittarama. Rieti, 19 settembre 2010


Sono trascorsi dodici anni e la mia amica Bianca, stessa famiglia di Valentina, mi ha invitato per l'evento privato del terzo anniversario della morte di suo padre.

Il Rome Buddhist Vihara si trova a Via Arzachena, a Rocca Cencia, nell'estrema periferia di Roma, ed è abitato e gestito dal monaco theravāda singalese Molligoda Dheerananda Thero.

Il buddhismo theravāda (letteralmente “scuola degli anziani”) è la forma di buddhismo dominante nell'Asia meridionale e nel Sud-est asiatico, in modo particolare in Sri Lanka, Thailandia, Cambogia, Birmania e Laos, ma vi sono minoranze di buddhisti theravāda anche in Bangladesh, India, Cina e Vietnam.



La celebrazione è stata breve, con offerta di cibo a Buddha e al monaco, la sua preghiera con la famiglia riunita, il momento in cui loro – raccolti in gruppo – hanno versato l'acqua dalla brocca alla tazza, per la benedizione del monaco, come gesto simbolico in ricordo del padre defunto.












Rome Buddhist Vihara. Roma, 13 febbraio 2022

E poi, prima di andare via, il monaco ha legato sul polso di ognuno il pirith nuul, il filo bianco che porta con sé le benedizioni del monaco fino al suo naturale spezzamento.

 





Un altro momento privato da portare con me come ricordo.

Un altro frammento di cultura e religione.

Un’altra porta aperta nelle ricche stanze di Roma.


Una famiglia, tre generazioni.





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Comments

  1. Le infinite stanze colorate di Roma. Vita vissuta con dignità e dolcemente immortalata.

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