“Noi germogliamo brillantemente”
(Motto della scuola)
Centocelle Adorsho Bidda Niketon Patshala. Il fondatore e Presidente Mohammad Golam Mustafa con due maestre della scuola. Centocelle, Roma, 5 marzo , 2022 |
Era il giugno del 2009 quando venne inaugurata ufficialmente la prima bangla patshala (scuola) di lingua bangla per i bambini del quartiere di Centocelle. Fondata nel 2008 dal Presidente Mohammad Golam Mustafa con la Direttrice e maestra Monowara Akter, in una differente sede. Poi nell'aprile 2010 fu inaugurata anche la seconda patshala, la Centocelle Adorsho Bidda Niketon, registrata ufficialmente a marzo del 2011, sempre dallo stesso Presidente Golam e diretta dalla Akter.
Inaugurazione Bangla Patshala. Centocelle, Roma, 14 giugno 2009 |
Lezione alla scuola. Roma, 27 giugno 2009 |
Io all'epoca vivevo in quel quartiere e iniziavo a fare le mie prime
fotografie, dopo che avevo deciso di abbandonare il mio precedente lavoro per
provare a vivere solamente della mia passione.
E questa passione è nata ed è rimasta negli anni legata alla comunità
del Bangladesh. Quei volti e quei colori sono stati la spinta che ha aperto una
porta dentro di me, che poi è andata avanti fino ad adesso, pubblicando tre
libri sul Bangladesh, facendo una mostra nel 2018 per celebrare i miei Dieci
anni di fotografie alla comunità fino a visitare – finalmente – nel 2020 Dhaka.
Ieri sono tornato dopo qualche anno, l'ultima volta fu per l'anniversario degli otto anni della scuola nell'aprile del 2017, a visitare la classe che ora è diretta dalla mia cara amica Atashi Saha, che incontro sempre al tempio induista durante le puja, in sostituzione della direttrice Monowara Akter che sta in Inghilterra.
Anniversario della scuola. Roma, 25 aprile 2017 |
Perciò sono andato a cercare quelle vecchie fotografie,
dell'inaugurazione, e mi hanno fatto tenerezza, perché mi sembra quasi di
ricordare quell'entusiasmo, essere l'unico italiano che stava sempre con loro,
e vedendo alcuni volti mi fa ancora più sorridere che di una ragazza sono stato
il fotografo del suo matrimonio qualche anno fa.
Tredici anni non sono pochi. Molte di loro hanno abbandonato l'Italia,
di altri non ho più nessuna notizia. Ma così vanno le cose.
Di certo, mi ha fatto immensamente piacere tornare a vedere e
fotografare la classe, ieri, con le maestre Atashi, Reshma e Asma.
Adesso i bambini sono ancora pochi, per il freddo e perché ancora non
possono riempire la classe come di solito per questioni di sicurezza dovute
alla pandemia: normalmente la classe ospita quaranta bambini, ora sono circa la
metà e vanno dai 5 ai 13 anni, e le lezioni si svolgono nel fine settimana.
Per me questa scuola è veramente un valore importante nella comunità
perché la conoscenza della propria lingua nei bambini nati a Roma è
fondamentale, soprattutto per il popolo del Bangladesh che ha appena celebrato
la Festa Della Lingua Madre e dei Martiri del 21 febbraio.
Ce ne vorrebbero di più.
Perché una generazione che nasce senza conoscere a fondo le basi della propria cultura è destinata a dimenticare le proprie radici e ad indebolirsi nel tempo.
Centocelle Adorsho Bidda Niketon Patshala. Roma, 5 marzo 2022 |
Anche il fatto che le maestre siano una induista e musulmane mi piace molto, perché nonostante i conflitti che ci sono stati in passato nella storia del Bangladesh e qualche attrito che rimane tuttora, a Roma la convivenza tra induisti e musulmani è pacifica ed amichevole: e anche questo è un potente insegnamento per i bambini della scuola.
Le maestre Atashi e Reshma sfogliano il mio libro |
Ecco perché l'ho chiamato un viaggio nella memoria, in quelle prima
fotografie sfocate, storte, come chi inizia a scalpellare con vigore il blocco
di marmo senza sapere che figura incontrerà nel suo cuore.
Io rimarrò inesorabilmente legato a questa gente.
Come ho scritto molte volte, loro sono la mia buona casa,
valobasha, come si dice amore in lingua bangla. Ossia, il significato
per me della parola fotografare.
Centocelle. Rome, 17 luglio 2009 |
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