La Mia Cara Casa: “My Malaysia” Photo Series (6)


Malay Dwelling House, Singapore

A volte mi prendo a carico alcune battaglie personali, a cui tengo molto. In Indonesia sono stato tra i fondatori, nel 2016, con due miei amici di Bandung, di una grande comunità fotografica chiamata “Laskar Kampungku”, ovvero i Combattenti dei Nostri Kampung, con l'intento di difendere e conservare nella memoria, con la fotografia, la bellezza e la tradizione dei villaggi. Negli anni siamo arrivati ad essere un migliaio, da tutta l'Indonesia, e abbiamo realizzato mostre fotografiche, donazioni, costruito luoghi di ritrovo per i kampung più poveri o aiutato durante le inondazioni e terremoti.

In Malesia ho provato a fare lo stesso, come vi ho raccontato nel precedente articolo. Qui ho trovato qualcosa che mi ha fato ricordare i primi momenti in cui fondammo quella comunità, ovvero ciò che sta accadendo alle case tradizionali malesiane.

In questi due anni ho girato in lungo e largo le varie regioni della Malesia e, dovunque andavo, come un esploratore (sarebbe meglio dire un archeologo in questo caso) mi mettevo alla ricerca di queste case.

La Casa dei Kampung, o Rumah Panggung (Casa Palafitta), Rumah Melayu, se non l'avete mai vista, dovete credermi, è stupenda.

Mi sono fatto raccontare i dettagli, le storie. Sono case molto grandi, in legno, poggiate su pali nel suolo. Ne esistono di molti tipi, a seconda della regione (e per me le case di Taiping rimangono tra le più pittoresche da vedere).

Sono costituite da diverse parti: la parte principale chiamata “Ibu Rumah”, non a caso chiamata “ibu” (madre), e la parte annessa “Dapur Tanah”, che è la cucina annessa. Solitamente la parte principale è quella rialzata, per accogliere gli ospiti o per le cerimonie (matrimoni, circoncisioni o preghiere per i defunti), mentre la cucina è la parte nel retro, famigliare e privata, e di solito il luogo delle donne. Poi, a volte, c'è il portico davanti, l'Anjung o serambi, in cui riposare o chiacchierare, ed infine la parte che definisce la vera Rumah Melayu, il Kolong, ovvero lo spazio vuoto sotto la casa, usato come ripostiglio, per evitare che l'acqua delle piogge o gli animali possano entrare all'interno della casa, e anche come spazio ludico per i bambini, protetto dal sole.


Kampung Alor Ganu, Anak Bukit, Alor Setar. Kedah, 15 Dicembre 2017


Le vecchie case non hanno chiodi, ogni legno è ad incastro con gli altri, e di solito le pietre alla base dei piloni in legno sono quelle marine.

Ne rimangono ancora molte, ma le storie che ho ascoltato dai loro proprietari, o da chi lo fu un tempo, lasciano molta tristezza. E tante sono quelle ormai abbandonate a sé stesse: le “Rumah hantu”, le case dei fantasmi, come le chiamano i bambini.

Il legno costa molto, non è facile mantenerle.

“Le case in legno nuove che vedi adesso appartengono ai malesiani ricchi, non alla gente dei kampung”, mi dissero in molti.

Morti gli anziani genitori, i figli non hanno nessuna voglia di sobbarcarsi le spese di manutenzione di queste case imponenti, molto meglio trasferirsi nei nuovi appartamenti, nei condomini, molto più sicuri e moderni.

 

Makcik davanti la sua Rumah Kedah, antica di cento anni, distrutta da un albero caduto sul tetto per il forte vento. Kampung Rantau Panjang. Daerah Tikam Batu, Kuala Muda. Kedah, 11 Dicembre 2017


In questi anni ne ho fotografate un bel po', e spesso ancora vive, abitate, come a Kampung Umbai, in Malacca, dove in uno stesso kampung c'erano molte case vecchie anche più di cento anni, e i propietari mi dissero che, volendo, si possono mantenere.

Il primo stadio della loro trasformazione è la muratura del kolong, per renderle più stabili. Sono moltissime le case in legno nella parte superiore e in muratura sotto. In questo modo è ancora possibile abitarle a lungo.

Se poi queste case contaminate possano ancora definirsi Rumah Melayu è una domanda a cui è difficile dare una risposta, ognuno ha la sua nel proprio cuore.


Kampung Umbai. Melaka, 28 Settembre 2019

Io ho imparato a conoscerle, a fotografarle nella loro ampiezza interiore che solo il grandangolo può cogliere appieno, e la loro poetica luce naturale che cade dalle fessure dei tetti per dare aria e illuminazione; ognuna con il suo stile, numero di piloni e nome a seconda della regione o anche dal tipo di legno e architettura usata.


Kampung Telekong, Kuala Krai. Kelantan, 22 Luglio 2018

Onore alla Rumah Melaka, a Rumah Kutai che si trova a Perak e Selangor, a Rumah Perabung Lima di Kelantan e Terangganu, a Rumah Gajah Menyusu di Penang, Rumah Bumbung Panjang a Kedah, Perlis, Johor e Pahang.

La stessa residenza reale – Istana Kenangan – a Kuala Kangsar, in Perak è un palazzo il legno del 1926.


Istana Kenangan - Royal Palace. Kuala Kangsar. Perak, 17 Dicembre 2017

Quello che mi fa più rabbia è che ogni volta che io mostro queste fotografie ai malesiani vengono sopraffatti dalla nostalgia e dai ricordi, però le case vengono abbandonate, in rovina.

Un giorno parlai con un uomo, durante il compleanno della figlia di una mia amica, a Balik Pulau in Penang, dove poco distante avevo fotografato una bellissima casa in legno intarsiato, ma abbandonata.

 

Kampung Terang, Balik Pulau. Penang, 19 Settembre 2019

Eravamo seduti nel parcheggio di un blocco condominiale di dieci piani. I bambini, la mattina, mi avevano portato all'ultimo piano per farmi vedere le piantagioni di riso e alcune case tradizionali nella area vicina. Il condominio aveva tre blocchi e l'area davanti era già pronta per ospitare la costruzione dell'ultimo blocco che lo avrebbe chiuso a quadrato, il quale, nel giro di neanche un anno, avrebbe dunque precluso per sempre la vista su quella distesa verde. Questa è l'ultima fotografia che vedrete di questo panorama.

 

Pangsaspuri Rimbun, Sungai Batu. Balik Pulau. Penang, 15 Settembre 2019

 

Perciò io chiesi a quell'uomo se ne valeva la pena venire a vivere qui, se gli piaceva.

“I nostri figli vogliono così” mi rispose. “Il governo compra le terre, ci costringe a venire a vivere in questi condomini, non abbiamo molta scelta. Da una parte i figli che vogliono vivere nella comodità, dall'altra le leggi che regolano i terreni.” 

“Ma potendo scegliere, Pak, preferiresti vivere qui o nelle vecchie case in legno nei kampung?”

“Non lo devi neanche chiedere” mi rispose ispirando a lungo la sigaretta. “Noi siamo orang kampung, gente di villaggio, quelle sono le nostre case.”

 

Kampung Suluk. Penang, 7 Ottobre 2018

Rumah Melayu (1960). Kampung Simpang Empat. Permatang Buloh. Penang, 16 Settembre 2019

Kampung Parit. Sungai Besar. Selangor, 3 Agosto 2016

Kampung Kubang Pasu. Kelantan, 15 Ottobre 2019


Ricordo ancora quando a Misai, a Johor, chiesi di fermare l'automobile per fotografare una distesa rossa di terra, con un'unica collinetta con un altare per la preghiera, dove era iniziata la costruzione di villette a schiera, sarebbero state a centinaia. Quel rosso della terra sembrava proprio il sangue della terra ferita.

Bandar Putra, Masai. Johor, 25 Maggio 2019


Così come, con lo stesso intento, andai a cercare a Kuala Lumpur, sotto il profilo ipermoderno delle Torri Gemelle, Kampung Baru, un'area di 230 ettari sviluppata dagli inglesi nel 1890, la cui casa più antica e famosa è Rumah Limas del 1913, un vero e proprio punto di riferimento di un  territorio che però è in procinto di essere smantellato per costruire una nuova area commerciale moderna, a cui si oppongono i suoi abitanti.


Kampung Baru. Kuala Lumpur, 27 Ottobre 2019

Torno qui a ripetere una delle parole più belle che ho imparato dallo studio delle lingue straniere, che è “valobasha”, amore in lingua bangladese, che è l'unione di due parole: “valo” (buono, bene) e “basha” (casa). L'amore è la buona casa. Non c'è luogo che racconti meglio l'identità di un popolo; noi siamo le nostre case.

Quando visitai un villaggio a Sungai Siput, in Perak, che era stato donato dalla regione agli Orang Asli, la tribù originaria della Malesia che solitamente vive nelle foreste o nel profondo delle montagne, notai con piacere che era avevano lasciato loro la possibilità di scegliere tra vivere nelle case in murature o nelle loro case tradizionali in legno e paglia, e molti di loro scelsero la seconda. È stato bello vedere tutti loro felici convivere ognuno nel tipo di casa che avevano scelto.

 

Kampung Yum, Pos Yum. Sungai Siput. Perak, 15 Agosto 2019


Ecco, io credo che dovrebbe essere sempre lasciata la possibilità di una scelta.

I fantasmi nelle case in legno non hanno niente a che vedere con gli spiriti, ma sono i fantasmi di una tradizione che è lasciata morire a sé stessa.

Quelle case piangono.

È sufficiente un po' di volontà, vernice e tanto amore.

Quella è la vera buona casa che abita nel cuore di ogni malesiano.

 

“Malam ini merendang jagung,
malam esok merendang serai,
malam ini kita berkampung,
malam esok kita bercerai.”
(Pantun Melayu)

 

Stasera il mais per la torrefazione,
Domani è una citronella,
Stasera ci siamo raccolti insieme,
Domani ci divideremo.”
(Proverbio malesiano)

 

Kampung Suluk. Penang,  18 Agosto 2019

Hidayah Amin: “Malay Weddings don't cost $ 50, and other facts about Malay Culture” (Helang Books, 2014)
“The Malays – A cultural History” by Richard Winstedt (GB Edition, 1988)

 Canzone consigliata: Saloma “Istana Cinta”

 

 

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