Fotografie sulla Danza


Teatro Tirso de Molina. Rome, 8 giugno 2024

Mi è sempre piaciuto fotografare la danza classica indiana. Non è facile (come tutte le situazioni di movimento sul palco con le luci a gelatina colorata variabile), molte immagini si buttano via e si fatica molto a correre da una parte all'altra del teatro, sotto il palco. Devi sempre sperare che il tecnico delle luci sia competente e che il palco non sia troppo alto per non disturbare chi siede nelle prime file.

Lo stile classico Bharatanatyam poi è tra i miei preferiti, come il Khon thailandese, il Singkil filippino e le danze balinesi indonesiane.

Anche perché sono impregnato di iconografia classica indiana che attinge al Ramayana - a cui molte di queste danze fanno riferimento. Sono movimenti che a volte si cristallizzano come immagini sacre che vedi nei templi e nelle figurine appese nelle case o nei negozi dei miei amici induisti.

E' una sfida ma che sa regalare degli attimi di godimento per gli occhi e quasi sembra di sentire in sottofondo la veena, le tabla, il dholak e le campane delle ghungroo legate alle caviglie.



Queste fotografie sono state scattate per lo spettacolo di fine anno della Scuola di danza classica indiana di Claudia Kunti Centaroli in collaborazione con “Le Ali di Iside - Arte e Movimento”.

La prima volta che fotografai la sua scuola fu nel maggio del 2017.

Sette anni dopo noi siamo ancora qui.

 

Rome, 5 maggio 2017













Teatro Tirso de Molina. Rome, 8 giugno 2024

Bharatanatyam è una forma di danza classica indiana originaria del Tamil Nadu, in India ed è riconosciuta dalla Sangeet Natak Akademi, costruiti su dei principi formulati nel Natya Sastra di Bharata Muni.

Esprime temi religiosi dell'India meridionale e idee spirituali dell'Induismo e del Giainismo.

Sempre in accordo alle scritture, la posizione di Shiva come Nataraja (danzante) rivela un significato particolare. Qui le braccia e le gambe di Nataraja, nel balletto universale, marcano il ritmo tanto della creazione come della distruzione. La mano destra assicura la protezione ai devoti, la sinistra, posta di traverso al corpo significa rifugio, il piede sinistro rappresenta benedizione, il piede destro significa vittoria sul male e le braccia superiori, che portano un tamburo e il fuoco, rappresentano rispettivamente l'impulso creativo e la distruzione.

 

Rome, 5 May 2017


Tirso de Molina Theatre. Rome, 8 June 2024

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