“Poiché la vita e la morte sono una sola cosa,
come una sola cosa sono il fiume e il mare.”
(Gibran)
Banskhali, Chittagram District, Bangladesh. (c)Daniel Schwartz |
Io amo il saree. Chiunque mi conosce sa come la mia carriera fotografica è iniziata grazie alla fascinazione per gli abiti indiani e bengalesi, innamorato dei loro colori sgargianti e vivaci. Perciò so bene come il saree sia un simbolo di bellezza per le donne di quell'area. Ma come tutte le cose nella vita esiste un rovescio della medaglia, qualcosa di inaspettato, anche per me.
Qualche tempo fa io ho comprato un
bellissimo libro fotografico intitolato “Delta”, sulla vita dei popoli che
abitano lungo le rive dei fiumi in Asia, con una lunga parte dedicata al
Bangladesh.
In un capitolo dedicato alle tragedie
avvenute negli anni lungo i fiumi ce n'è
una sul Bangladesh veramente terribile. A Banskhali, nel Distretto Chattagram,
nel 1991, più dei quattro-quinti delle vittime uccise dal ciclone e dall'alluvione
era donne e bambini.
Il motivo della morte di tutte queste donne
è stato il saree. Il lungo tessuto
bagnato e pesante ha funzionato come trappola per loro, facendole affogare come
una catena di morte nelle acque salmastre, segnando il loro destino.
La descrizione, le fotografie, e il
sentimento di chi è sopravvissuto sono terribili.
“La notte dell'alluvione il saree lungo
cinque metri divenne una trappola mortale.
Le donne sopravvissute si nascosero
nell'acqua salmastra degli stagni finché i passanti non portarono loro dei
vestiti. E se li prendevano dai cadaveri stessi, venivano traumatizzate dal
senso di colpa per essere ancora vive.”
Mai io avrei immaginato come anche il saree
potesse essere un simbolo di morte e disperazione.
Ma questa è una legge imprescindibile della
vita: ogni cosa ha due lati, due opposti.
Di certo, adesso, io non guardo più al
saree solamente come facevo un tempo: nei suoi colori brillanti, nel suo rosso
profondo, ci sono anche le urla delle donne affogate nel fango.
“Quanto è
grande il cuore di una donna? Perché non dovrebbe morire?”
Uomo sopravvissuto
al ciclone.
Modella in saree durante una sessione fotografica per una rivista di moda. Dhaka, Febbraio 2020 |
Signora in saree. Roma, Aprile 2018 |
Daniel
Schwartz: “Delta – The perlis, profits and politics of water in South and
Southeast Asia” (Thames & Hudson, 1997)
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