Anniversario Anno Primo

“Non c'è niente da scrivere.
Tutto quello che fai è sederti davanti a una macchina da scrivere e sanguinare.”
(Ernest Hemingway)




Esattamente un anno fa, in questo periodo, iniziava il primo lockdown. Ho aperto questo blog, credendo nel potere salvifico della scrittura (leggi il primo articolo qui).

Ogni giorno un articolo. Ogni giorno a pensare su cosa scrivere.

Distogliendo l'attenzione dalla pena interiore sulla pena della pagina vuota davanti a me.

Per assurdo, il 20 marzo cade l'anniversario del primo articolo, e – adesso come allora – siamo ancora una volta in lockdown.

Adesso scrivo con minore frequenza, ma questo blog rimane sempre un angolo segreto di cuore, come i vecchi diari di una volta.

Un segreto che poi è conosciuto da tutti, come quelle barchette di carte in cui scrivi parole d'amore e poi lasci andare a largo sulla riva del mare.

Grazie a questo blog alcune delle mie amiche più care hanno deciso di tornare a scrivere o ad aprire un proprio blog.

 

Non credo che si possa neanche più definire un blog di Fotografia – quel titolo, Soccamacha, l'Occhio che Legge in dialetto sundanese indonesiano, è un occhio che legge ogni cosa su cui si posa, da una fotografia, ad un libro, ad un fiore o una lacrima.

Perché imporsi dei limiti? C'è chi sostiene che i limiti siano stati fatti per essere superati.

Io sento di essere tornato a credere nel logos, nel potere della parola.

Le parole, come le immagini, avvicinano le persone.

Come dico spesso ai miei studenti, meglio fotografare con un'ottica piccola così siamo costretti ad avvicinarsi alle persone; lo stesso vale per le parole, necessitano orecchie vicino alle labbra.

 

Ad un anno dalla sua nascita questo, credo, sia il significato profondo del blog: essere una carezza alla mia solitudine.

L'illusione che ci sia sempre qualcuno, oltre lo schermo, interessato a ciò che sento e penso.

E se da un mio articolo si aprono sentieri dentro chi legge allora ben venga!

Molte solitudini fanno una moltitudine.

Perciò tanti auguri a noi...

E ancora una volta grazie per attendere ogni giorno un nuovo frammento della mia anima.

  


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