“Hidup dikandung adat, mati dikandung tanah.” (Pantun Melayu)
“Vivi sotto le tradizioni, muori sotto la terra.” (Proverbio malesiano)
Pulau Sayak. Kedah, 20 Ottobre 2019 |
Passeggiando per le vie di un villaggio che
si affacciava sulla bellissima spiaggia di Pulau Sayak, a Kedah, mi sono
fermato a bere un caffè con due anziani, in un kedai, quei piccoli
negozietti che vendono caffè e qualcosa da mangiare con le panche e i tavoli in
legno, sulla strada. È là che vidi questo uomo arrivare in motorino, fermarsi,
parcheggiarlo sul ciglio della strada ed armeggiare dietro il veicolo, ed ecco
che, in pochi minuti, lui stava arrostendo il sate – degli spiedini di pollo
molto famosi in Asia – finché un bambino si è avvicinato per comprarli. Io sono
rimasto sbalordito; mai visto una cosa del genere. I due anziani mi guardavano
e ridevano.
Questa fotografia, quando l'ho mostrata, ha suscitato molta nostalgia; in tanti mi hanno raccontato che prima (“zaman dulu”) era una consuetudine – e ricordiamo che consuetudine è sì detto da loro “itu biasa!” ma che è anche il significato etimologico di adat – ma adesso non si trova più. Sono stato molto fortunato, mi dissero. Sì, e ben felice di esserlo.
Sempre nello stesso luogo, attraversando la strada, ho visto un'amaca dondolare, nascosta tra le piante di un giardino. Mi sono addentrato tra le piante per uscire in un giardino, dove due donne stavano chiacchierando in totale relax, una seduta su un palco in legno e l'altra nell'amaca, sorseggiando qualcosa in una busta di plastica, come è abitudine in queste città per risparmiare sul vetro delle bottiglie e spendere anche meno.
Il rilassamento non è solo uno spazio vuoto
nel tempo delle nostre giornate. Nella stessa Italia, il Nord instancabile
lavoratore, rimprovera al Sud la pigrizia della siesta, del riposo (un
classico luogo comune). Niente di più errato, perché è una necessità di
spezzare il ritmo ogni tanto, concedersi un po' di ossigeno nel ritmo delle
giornate. Fin dalla mia visita in Indonesia notai quanto gli indonesiani ci
tenessero al momento di relax.
Anche nel traffico, per la strada, fumarsi
una sigaretta seduti nella classica posizione a terra come sul bagno alla
turca, o sdraiarsi un attimo, è
importante, non è solo un fatto puramente fisico ma una categoria dello
spirito. E più ci si inoltra nei villaggi più questo riposo diveta privo di
vergogna, o di ogni formalità.
È il mio momento di quiete e me lo prendo.
Pulau Sayak. Kedah, 20 Ottobre 2019 |
Quindi niente di strano nel dondolarsi su
un'amaca, ma vedere queste due donne, in Kampung Bunohan, in Kelantan, distese a dormire sul
suolo, fuori casa, mi ha fatto sorridere. Una cosa che è normale vedere in
Indonesia, tuttora, ma che non avevo mai visto in Malesia; e ha fatto sorridere molte
persone malesiane che hanno visto questa foto. Ma questa immagine è ciò che si
chiama suasana kampung, di difficile traduzione, qualcosa come l'atmosfera
dei villaggi. Ciò che un tempo era normale ma adesso diventa poco educato,
rozzo, “da villaggio”, appunto, ma che mi ha ricordato, invece, l'anima più
verace della Malesia; come le donne che si lavavano al mattino nei fiumi e poi
tornavano a casa berkemban, ovvero con il telo di stoffa (kain)
legato al seno, cosa che adesso fa gridare allo scandalo oppure esplodere in
una risata quasi di supponenza, ma che non era altro che la Malesia quotidiana
di cinquanta, sessanta anni fa.
Kampung Bunohan, Tumpat. Kelantan, 21 Giugno 2019 |
Più ci si addentra nei kampung più si
possono catturare immagini che sembrano cartoline di un passato non così
remoto. Spesso si accomuna metaforicamente il fotografo al pescatore, a me
piace di più il cacciatore di farfalle. E sempre nello stesso kampung a Tumpat,
ecco questa meravigliosa signora intenta a raccogliere la legna per il fuoco,
vicino la sua casa in legno (di cui parleremo in futuro).
Kampung Bunohan, Tumpat. Kelantan, 21 Giugno 2019 |
La vita nei kampung solitamente è segnata,
nelle sue attività, dal ritmo del sole, dalla mattina fin al calar del sole,
quando ognuno deve rientrare, perché come si dice, non bisogna mai essere fuori
casa (specialmente le ragazze) o andare a trovare qualcuno, nel momento del
tramonto (waktu maghrib). Le famiglie si chiudono in casa. La vita
sociale diventa privata.
Entrare nelle loro case, catturare momenti
semplici come cucinare, magari con la magia della luce che ricorda i quadri di
Vermeer, dà sempre una grande emozione.
Kampung Permatang Buloh, Kepala Batas. Penang, 13April 2019 |
I malesiani sono molto socievoli, gioviali,
come molte popolazione asiatiche. Dopo il duro lavoro, oppure nell'ozio, ci si
ritrova a bere un caffè, specialmente gli anziani, i famosi pakcik, mentre le donne
hanno una grande passione per la pesca. Come mi capitò di constatare la seconda
volta che arrivai in Malesia, nel 2017; vidi questa signora in baju kurung
(l'abito tradizionale femminile) intenta a pescare, da sola. Da allora ne ho
viste tante di queste signore, nel pomeriggio, trascorrere il tempo solitarie o
con i mariti e i figli, a pescare.
Kampung Kedai Buloh. Kelantan, 15 Ottobre 2019 |
Tanjung Dawai. Kedah, 11 Dicembre 2017 |
Anche se la foto che mi ha colpito di più è
stata questa scattata a Ipoh, dove questa donna era intenta a pescare con
davanti il profilo incombente dei palazzi. Una strana, inquietante e
malinconica mescolanza di villaggio e città, tradizione e modernità. Che fa
pensare.
Ipoh. Perak, 24 Marzo 2019 |
Mai, però, con la stessa intensità come la
volta che trovai questo gruppo di persone intente a cucinare bubur asyura per
una ricorrenza islamica, nel parcheggio di un condominio, nel classico stile
chiamato “gotong-royong”, ovvero la collaborazione, lo spirito di
lavorare insieme, un pilastro dell'adat malesiano.
Un'attività che è tuttora presente. In ogni
luogo della Malesia, ma che inizia ad essere sempre più frequentemente svolta
in questi contesti innaturali, di asfalto. Questo è un segno tangibile di quanto
scritto precedentemente.
È una forma di resistenza, di conservare
una tradizione importante, ma per quanto ancora?
Pangsaspuri Rimbun, Sungai Batu. Balik Pulau. Penang, 15 Ottobre 2019 |
Pasar Bisik a Kuala Muda è l'ultimo mercato
di questo tipo in tutta la Malesia, dove il pesce appena pescato nel mare che
confina con la Thailandia, viene venduto al migliore offerente che bisbiglia
(bisik) il prezzo alle orecchie dei battitori d'asta. Questo voi non lo vedrete
più, se un giorno chiuderà; e già adesso, nel kampung vicino, ad abitare le
antiche case in legno e a lavorare sulle navi sono gli uomini Rohingya, a cui i
malesiani hanno lasciato il lavoro e affittato le loro case, per muoversi verso
i nuovi condomini nei giardini (taman). “Perché i nostri figli non
vogliono più mantenere quelle vecchie case in legno e fare questi lavori duri,
andare in mare, pescare.” Mi disse un vecchio malesiano di quel luogo.
Un anello della catena si spezza e il
pedale non gira più.
La bicicletta si parcheggia, arrugginisce.
Muore.
Pasar Bisik, Kuala Muda. Penang, 27 Febbraio 2019 |
Come l'uso del Tenun Songket, l'antico telaio a
mano: questo era in esposizione durante un festival legato alla tradizione
della Malesia a Balik Pulau, a Penang. Mi ha ricordato quando a Pekalongan, in
Indonesia, parlai con una donna che era l'ultima rimasta a fare il batik ancora
a mano, bollendo l'inchiostro con il fuoco e disegnando i motivi sul tessuto.
Oramai tutto è fatto in modo industriale.
Più veloce, più pezzi e qualità scadente.
Balik Pulau. Penang, 21 Luglio 2019 |
Gli abiti sono anche un elemento essenziale
che definisce l'identità malesiana. Come questo gruppo di danza tradizionale in
Kelantan che indossa il Baju Melayu
(vestito malesiano) costituito da sampin (l'abito) e il tanjak (il copricapo),
o come il bambino che indossa lo stesso abito con il songkok, il copricapo
classico da uomo: questo stesso tipo di abito si indossa durante Lebaran, la
festa di Eid alla fine del Ramadhan, chiamato per l'occasione Baju Raya,
solitamente indossato da tutta la famiglia in un unico colore, come è di moda
da non molti anni in Malesia.
Pantai Chap, Bachok. Kelantan, 21 Luglio 2018 |
Ipoh. Perak, 23 Marzo 2019 |
Le ricorrenze religiose e le cerimonie sono
molto importanti.
Questa donna che indossa il telekung
(l'abito femminile per la preghiera) e va in bicicletta alla moschea er la
preghiera, sembra essere uscita da una tavola di Lat: la perfetta iconografia
della vita del kampung.
Kampung Kedai Buloh. Kelantan, 15 Ottobre 2019 |
Cosi come la signora anziana, makcik,
davanti la sua casa con la mucca, quasi in posa a fermare il tempo.
Kampung Canggung, Bachok. Kelantan, 21 July 2018 |
Questo è il segreto per mantenere vivo l'adat,
fare in modo che non si spezzi quell'anello della catena. Fare in modo che le
generazioni diverse rimangano legate tra loro, come le mani dei due giovani
sposi strette alle mani della madre anziana, seduta in mezzo a loro. Non c'era
modo migliore di fotografare questo matrimonio, per me, perché dal particolare
privato sono diventati un simbolo potente della propria cultura.
Non sciogliere quel legame, tenerlo
stretto.
Teluk Bahang. Penang, 14 Dicembre 2018 |
Tempo fa vidi, in una casa, una buai
elettrica. La buai è la tipica culla per bambini fatta di stoffa, appesa
al soffitto o a un gancio, in cui il bambino piccolo dorme, dondolato dalla
madre o dai fratelli e sorelle, come nella tavola di Lat. In ogni casa, nei
villaggi, se c'è un bambino piccolo c'è la buai; e io ho sempre
desiderato entrarci dentro e provarla, potendo tornare piccolo. Ma in quella
casa la madre mi fece vedere la versione moderna, elettrica, con la possibilità
di regolare la durata e l'intensità del dondolio.
Le cose cambiano, si trasformano.
Non si può rimanere sempre arroccati su ciò
che ci piace, con lo sguardo rivolto al passato. Lo capisco. Ma quel tipo di buai
tradizionale aveva un altro significato: la presenza di qualcuno, di una voce
che magari cantava una ninna nanna, il bambino la sentiva la presenza, e non il
ronzio di un motore elettrico.
Kampung Kedai Buloh. Kelantan, 15 Ottobre 2019 |
Queste erano le vecchie usanze, quando ogni
cosa veniva fatta a mano. Come quando in questo kampung ad Alor Setar nel 2017,
questa arzilla signora anziana mi portò a vedere come i bambini attraversavano
il fiume per andare a scuola, ogni mattina, grazie ad una piattaforma mobile in
ferro trainata da una fune a mano (titi tali), da riva a riva. E come
rideva lei quando vide la mia espressione impaurita, attraversando il fiume.
“Ormai non si usa più questo tipo di mezzo,
ma qui ancora la usiamo” mi disse sghignazzando.
Kampung Alor Madi, Anak Bukit, Alor Setar. Kedah 15 Dicembre 2017 |
Io spero che questo viaggio in immagini
abbia scaldato il vostro cuore e fatto fare un dolce ritorno al passato, anche
se io non posseggo la macchina del tempo, e queste sono tutte fotografie
scattate in questi tre anni. Sono reali. Ma già sembrano virare a sepia, scolorire.
Tenete sempre vivo ciò che amate, soffiate
sulle braci per non fare estinguere il fuoco. E ricordate: è per i vostri
figli.
Come scrisse un grande fotografo: “Per una
ragione io fotografo: affinché i miei figli conoscano il mondo in cui ho
vissuto” (Gordon Parks)
Monkey Beach, Teluk Bahang. Penang, 13 Luglio 2019 |
Teluk Bahang. Penang, 14 Dicembre 2018 |
Canzone consigliata: Ally Noor & Mastura “Apo kono eh jang”
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