Piazza Vittorio. Roma, 24 Aprile 2022 |
Dopo anni di silenzio e attesa, a causa dei lavori al parco prima e alla pandemia poi, la grande festa religiosa sikh Vaisakhi Nagar Kirtan è tornata – dopo quattro anni – alla sua originale e storica location di Piazza Vittorio, avendo superato ormai i dieci anni di celebrazione nel cuore di Roma.
Questo anno è stato organizzato dal Gurudwara Shri Guru Hargobind Sahib
Sewa Society di Roma, e ha richiamato come al solito centinaia e centinaia di
fedeli sikh e di curiosi spettatori che sono stati deliziati dal cibo
tradizionale offerto a tutti quanti (langar), dai colori vivaci degli
abiti e dei turbanti e dai gatka, le arti marziali sikh.
Il corteo ha attraversato alcune vie adiacenti al parco, sfilando davanti la basilica di Santa Maria Maggiore per poi tornare a Piazza Vittorio e concludere la lunga giornata con le esibizioni di gatka.
Una gioia per gli occhi e il cuore, in attesa del prossimo anno.
Il 13 o 14 aprile è l'inizio del nuovo anno solare per la comunità sikh
(che significa “discepolo”), giorno che commemora il battesimo dei “Panj Piare”
(i cinque devoti) per mano del decimo ed ultimo guru Gobind Singh, nel 1699, da
cui deriva l'uso del cognome “Singh” (leoni) per gli uomini e “Khaur”
(Principesse) per le donne.
Il sikhismo è una religione monoteista nata nella città di Anandpur
Sahib, nell'India del XV secolo, basata sull'insegnamento di dieci guru che
vissero in India tra il XV e il XVIII secolo.
Una delle più giovani tra le religioni maggiori, è la quinta religione
organizzata più grande del mondo, comprendente circa 25 milioni di Sikh
all'inizio del XXI secolo. Il sikhismo si è sviluppato dagli insegnamenti
spirituali di guru Nanak, il primo guru (1469–1539), e dei nove Guru Sikh che
gli succedettero. Il decimo guru, Gobind Singh (1676-1708), nominò suo
successore la scrittura Guru Granth Sahib, portando a termine la linea dei Guru
umani e stabilendo le Scritture come guida spirituale eterna e religiosa.
L'etimologia della parola sikhismo si rintraccia nella parola sikh, che
deriva dal sanscrito e che significa “discepolo”. I sikh sono i devoti del Sri
Guru Granth Sahib ji, le sacre scritture dei dieci guru che si sono succeduti
dal 1469 al 1708 e di altri amanti del Creatore. Vivono principalmente nel
Punjab (India del nord-ovest). Pregano il Creatore onnipresente ed onnipotente,
che si manifesta attraverso il creato e che è raggiungibile grazie alla
preghiera e all'aiuto di una guida, il guru, cioè colui che dà la luce
(saggezza) al buio (l'ignoranza).
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