Sara, gli occhi verdi di Damasco

Sara. Parco degli Acquedotti. ROMA – 24 Febbraio 2021


Con Sara el Debuch ci conosciamo da molti anni e questa è la quarta volta che io la fotografo.

Oramai saranno oltre otto anni, la prima volta che le l’ho ritratta portava ancora l'hijab, poi al naturale con tutto il vapore dei suoi riccioli rossi.

Nata a Damasco, in Siria, vive in Italia fin da piccola.

Arrivata in Toscana che aveva pochi mesi la sua famiglia si è poi trasferita a Roma. Qui si è laureata in Scienze Politiche appena da un anno.

Da qualche anno ha intrapreso, con successo, la carriera di attrice nel cinema internazionale, ma rimane – per me – sempre la stessa ragazza di quando l'ho conosciuta.

Le manca molto il suo paese. Ogni tanto il suo sguardo diventa intenso, malinconico, poi lancia i ricci in aria e si apre in un sorriso contagioso.

Noi scherziamo molto insieme.

Lei, come altre ragazze, è parte del mio cammino di fotografo.

Ho visto le sue fasi cambiare, a distanza di anni.

I miei ritratti sono come parole sulle pagine di un diario delle esistenze di molte persone.

Per me questo è un profondo piacere ed un onore.

 

Per la prima volta con lei siamo andati al parco degli Acquedotti.

Non è facile non pensare alla sua terra martoriata da anni di guerra vedendo il suo volto tra i profili delle rovine dell'antica Roma.

Per fortuna la natura ci ha donato i mandorli in fiore e la luce dolcissima del tramonto.

 


 
 




 



Da Wikipedia:

Damasco è la capitale della Siria. Città storica, nata nello stesso periodo delle civiltà mesopotamiche, in origine la sua popolazione era costituita da genti di stirpe semitica orientale, successivamente note come Aramei. È considerata, al pari di Gerico, la più antica città del mondo fra quelle abitate in maniera continuativa perché secondo gli archeologi le prime testimonianze di abitazioni a Damasco risalirebbe ad 11 000 anni fa. La capitale di questo Stato potrebbe quindi essere la città più antica del mondo tuttora esistente. Con 2.079.000 abitanti (stima del 2019) è la città più popolata, mentre l'area metropolitana, con oltre 5.000.000 di abitanti, è la più popolata della Siria, a seguito del declino della popolazione di Aleppo a causa della battaglia per la città. Damasco è stata eletta capitale araba della cultura per il 2008.
Da sempre considerata paradiso del Vicino Oriente, la città è attraversata dal fiume Barada, citato, nella Bibbia, col nome di Abana e chiamato dai Greci Chrysorrhoas (fiume d'oro). Esso scorre al centro della fertile oasi della Ghūṭa, ad una quota di circa 700 m s.l.m. È dominata a nord-ovest dal Jabal Qasiyun, un monte dell'Anti-Libano, mentre ad oriente si trova il deserto siriano. La città immersa nel verde degli ulivi, degli alberi da frutta e delle palme, nel passato dai visitatori era denominata, Giardino del mondo.



 


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