Lalbagh Fort, Old Dhaka. Dhaka, 17 Febbraio 2020 |
Oggi è lunedì e c'è tanto sole. Io e le mie
migliori amiche abbiamo deciso di venire a visitare Lalbagh Fort dopo la
scuola. Però sono le 12 quasi e i cancelli sono ancora chiusi, uffa! Ma quando
apre? C'è tanta gente qui che aspetta, dicono aprono alle due.
Vabbè, alla fine sono con le mie amiche e ci
divertiamo, ed è pieno di gente e di turisti. Noi ridiamo e scherziamo.
Niente, il cancello è sempre chiuso, i rickshaw
e i CNG non si fermano mai per la strada polverosa, lungo le mura del Forte.
A me non importa aspettare, è la nostra giornata – io e le mie amiche.
Oh, quanti turisti! Non capisco una parola,
pure loro aspettano davanti al cancello chiuso: è certo, non è che loro possono
entrare prima di noi. Io e le amiche ci divertiamo un mondo a vedere questi
volti strani.
Wah! Questa ragazza parla Bangla ma ha il viso... non capisco... Lei ci sorride, siamo belle?
“Ma tu sei bengalese?”, “Si? Veramente?” Io e
le mie amiche ci guardiamo in volto e ridiamo, sembra cinese, però parla Bangla veramente. C'è un uomo
anziano con lei, con una macchina fotografica enorme in mano, tutto bianco,
magari inglese. Che ne so io! Però sorride tanto. Ci dice che lei è Marma...
Wow, il bianco inglese parla un po' di Bangla, anche se parla proprio male. Capito, capito,
lei da Chittagong. Mai stata là.
Oggi è veramente una mattina speciale, già dai
banchi di scuola contavamo le ore per correre fuori e venire qui. Io sono
felicissima, con le mie migliori amiche, aspettando di entrare a Lalbagh per la
prima volta, in mezzo a tanta gente, e sto parlando pure con uno straniero.
Oddio, parlando proprio no, però ridiamo tanto...
Oh, che fa? Ci fa la foto? Che vergogna!!
Selfie selfie...
E vabbè facci la foto. Tanto dobbiamo aspettare
qui. Magari ci mette sulla copertina di una rivista come le star, oppure
andiamo in televisione. Sai come è felice mia mamma! Oh, un'altra foto, che
imbarazzo, adesso anche le altre ragazze in fila ci guardano, ci indicano, meno
male non sono da sola sennò ero già scappata di corsa.
Beh? Che fa adesso? Perché mi fotografa i
piedi? Ma che è pazzo? Ma che sta fotografando questo? I piedi di chi? Ma punta
proprio a me! Le mie amiche mi danno i colpetti con il gomito e sghignazzano. Ma
è fuori di zucca?!
Adesso mi sorride pure. Sarà anche bianco inglese ma è pazzo come le scimmie che vedo sempre nel mio villaggio.
Che hanno di strano le mie scarpe? O magari gli piacciono le mie unghie colorate. Ci ho messo tutta una sera a dipingerle così, a mia mamma sono piaciute tanto. Si, lo so, il colore già è andato un poco via, ma provate voi a camminare per le strade di Dhaka!
E queste sono le mie scarpe di velluto più
belle che ho, il regalo del mio compleanno, l'anno scorso. Quanti salti di
gioia che ho fatto quando me le hanno regalate. Non guardatele adesso! Sono
impolverate, ma perché la strada è sporca, e vicino casa devo camminare nella
terra rossa, spaccano tanti mattoni vicino casa mia. Non è colpa mia. Ma se lo
spolvero tornano nere come i capelli di mia mamma. L'unica cosa che mi fa triste è avere perso
una pietra brillante nella scarpa destra, quanto ho pianto quando me ne sono
accorta. Ho anche provato a cercarla ovunque, tornando indietro sulla strada
che avevo fatto ma niente, impossibile.
Bangladesh, Febbraio 2020 |
Io non ci trovo niente di strano nei miei
piedi, nelle mie unghie con due colori, nelle cavigliere e nelle mie scarpe
bellissime bellissime.
Perché? Solo le modelle possono avere scarpe
eleganti di velluto come le mie? Solo le attrici possono colorare le unghie?
Io non posso essere una principessa? Anzi, io
sono una regina, una fata, una farfalla!
Non c'è niente di strano, fotografo fuori di zucca! Tutte possono essere delle principesse, anche io e le mie amiche della scuola primaria. Anche se la mia casa è piccola e ci viviamo in tanti dentro, e quando piove forte entra l'acqua dal tetto. Anche se adesso le mie scarpe sono impolverate.
Oggi è la nostra mattina speciale, tra poco aprono i cancelli e noi cammineremo per tutto il parco. Anche noi abbiamo diritto ad essere delle principesse. Almeno per questa mattina.
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