“La Via non è nel cielo; la Via è nel cuore.” (Gautama Buddha)
Dhammikarama Burmese Temple. Penang, 8 Febbraio 2019 |
Questa è una delle fotografie scattate in Malesia
che amo di più, non capisco bene perché, forse per un senso di serenità che
provo nel guardarla, mi verrebbe da dire che è proprio una foto buddista.
Mi piacciono molto i colori, la posizione
del monaco, le decorazioni ricche e dinamiche delle statue e il palazzo che
contrastano con la semplicità delle vesti dell'uomo.
Lui sapeva che lo stavo fotografando, gli
ero davanti ed ero al tempio già da un'ora, la sua era solamente timidezza.
Infatti, dopo quella foto, ha provato a scappare sorridendo, ma a quel punto
sono andato a chiedergli un ritratto; non è mia abitudine fotografare gli
uomini, ma lui aveva veramente un bel volto, solare e sorridente.
Penang, 8 Febbraio 2019 |
Di certo non è un volto malesiano.
Facciamo un passo indietro.
Questa fotografia è stata scattata lo
scorso anno, ma la prima volta che io entrai in questo tempio fu l'anno
precedente, nel 2017.
Siamo a Penang, nel sobborgo Pulau Tikus
del cuore della città, George Town, precisamente a Jalan Burma (Burma Road).
Infatti questo è il famoso Dhammikarama Burmese Temple, l'antico ed unico
tempio birmano dello stato.
Questo tempio buddista ha una storia
interessante, una storia di donne.
La comunità birmana in Penang risale al
1800, proprio a Pulau Tikus, e la prima costruzione del tempio è data 1 agosto
1803, con il piccolo tempio chiamato “Nandy Moloh Temple”, nel terreno donato
da Nyonya Betong (i termini Baba-Nyonya, Peranakan, sono usati per i
discendenti dei primi immigrati cinesi insediati nelle colonie britanniche a
Malacca, Penang e Singapore: Nyonya deriva dal portoghese donha, “dama”,
e designa le donne) con una trattativa con George Layton.
Il tempio fu gestito da quattro donne,
Nyonya Betong, Nyonya Meerut, Nyonya Koloh and Nyonya Bulan. Nel 1830, la comunità
siamese e burmese contava 648 persone su 40 mila in totale. Poi la comunità
iniziò a crescere e, appellandosi alla Regina Vittoria, ottennero un terreno
più ampio su cui edificarono il tempio attuale sulle basi del primo più
piccolo.
È costituito dal Kyaung (il monastero),
delle sale preghiere con molte statue del Buddha, un ampio giardino con fontane
e statue di animali, Garuda, Chimere ed elefanti, le stanze dei monaci, la
biblioteca e a grande stupa dorata che svetta in cielo. Il tutto con le classiche
e ricche di oro decorazioni in stile birmano.
Attraversando la strada, proprio davanti l'entrata di questo tempio, c'è il Wat Chayamangkalaram, il tempio buddista thailandese.
Ancora ricordo il giorno in cui, passando
per la strada vicino con la macchina dei miei amici, vidi Jalan Burma
completamente affollata di gente e carri da cerimonia. Non sapevo che stava
succedendo ma chiesi di farmi scendere.
Entrai per la prima volta; era pieno di
monaci, così io chiesi cosa si stava celebrando e mi risposero che tutta la
comunità burmese era arrivata a Penang per la cerimonia funebre in onore del
Ven. Baddanta Panna Vamsa (Spiritual Director Sasana Moli in Penang).
Era difficile anche muoversi per quanta
gente c'era. Molte donne avevano il thanaka, il make-up tradizionale birmano.
Penang, 3 Dicembre 2017 |
Per me fu, sinceramente, la prima volta,
non avevo mai incontrato nessun birmano in vita mia, se non i Rohingya (ed
essere là quel giorno fu anche piuttosto complicato emotivamente). Non sono
potuto rimanere a lungo e cercai di fare più fotografie possibili, senza sapere
che l'anno successivo ci avrei vissuto per quasi due anni in quella città.
Penang è stata la mia casa, e nel fine
settimana, libero dal lavoro all'università, prendevo il bus e venivo a George
Town a fotografare. Per tre volte sono tornato a questo tempio, ed è stato come
il giorno e la notte. Completamente un'altra atmosfera durante i giorni
normali.
Sono stato con i monaci, li ho fotografati,
abbiamo parlato e alla fine si erano abituati a me.
Mi fece sorridere quando vidi uno dei
monaci più anziani recitare le preghiere sul tablet, un'immagine che mi ricordò
quella ben più famosa di Steve McCurry del monaco buddista che beveva la Coca
Cola a Bodh Gaya, in India, del 2000: come scrisse McCurry, quella fotografia
gli fece capire che un'epoca era conclusa.
Penang, 8 Febbraio 2019 |
Steve McCurry, “Giovane monaco buddista” Bodh Gaya, India, 2000 |
Camminando per il giardino incontrai le donne e le monache che pulivano il prato e spazzavano la strada, il dormitorio, e questo monaco molto bello sulla soglia della porta d'ingresso.
Penang, 8 Febbraio 2019 |
Come una membrana verso un mondo a me completamente sconosciuto, dalla doppia valenza, sia per quanto riguarda il popolo birmano sia letteralmente per quello che accadeva dietro quel palazzo.
Infatti, fu aiutando una donna a portare un
sacco pesante della spazzatura verso i secchi dell'immondizia nel retro che ho
scoperto la parte più inaspettata della giornata, perché nascosto dalle
palazzine che accolgono i visitatori davanti, ai confini del muro di cinta del
tempio, c'era un campo di Sepak Takraw, lo sport più famoso del Sud-est
asiatico (“tendang” in Indonesia e Malesia, “takraw” in Thailandia, “Ka-taw” in
Lao e “Sipa” in Filippine), di cui io sono un accanito fan: una sorta di
pallavolo in cui si può colpire la palla, composta da intrecci di rattan,
solamente con piedi e la testa. Uno sport molto difficile da praticare ma
entusiasmante da osservare con le pose plastiche dei giocatori intenti in
spaccate e calci volanti.
Non so se erano monaci in riposo o semplici
aiutanti del tempio ma si stavano divertendo assai, e io con loro.
Mentre un uomo tatuato, ed evidentemente
ubriaco, cantava a squarciagola una canzone romantica davanti la mia macchina
fotografica.
Penang, 8 Febbraio 2019 |
Tutto questo mi ha ricordato l'Opera China, dove la parte pù interessante era nel retro, nel suo mondo parallelo.
La stessa sensazione: davanti le statue
delle chimere, i Buddha con i volti beati, i monaci assorti in profondi
pensieri tra i viali del tempio, e dietro, nascosta, la furia dei giocatori e
il suono secco della palla colpita con forza e gli schizzi di sudore.
Penang, 8 Febbraio 2019 |
Penang, 7 Settembre 2019 |
Alla fine, se ho potuto vivere questa esperienza è grazie alla ricchezza culturale e alla varietà di popoli che animano questa terra.
La Malesia è anche questo, per me.
Dhammikarama Burmese Temple. Penang, 8 Febbraio 2019 |
Steve McCurry si racconta a Gianni Riotta:
“Il mondo di Steve McCurry” (Mondadori, 2016)
Sepak Takraw:
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